Il 13 ottobre 2015 si è celebrato per il secondo anno, la Giornata Mondiale della Trombosi (WORLD THROMBOSIS DAY, WTD) (https://www.worldthrombosisday.org/). La Giornata Mondiale della Trombosi è nata nel 2014 con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza della popolazione su questa patologia, potenzialmente mortale, ma ancora oggi ampiamente sottovalutata e trascurata.

La Giornata è stata organizzata  dalla Società Internazionale di Trombosi e Emostasi (ISTH) in collaborazione con centinaia di sostenitori, professionisti della salute e organizzazioni mediche e sanitarie nazionali e internazionali. La data del 13 ottobre è stata scelta in quanto ricorre il compleanno di Rudolf Virchow, che per primo utilizzò il termine “trombosi” e descrisse i tre meccanismi principali che la provocano. Con centinaia di eventi formativi nei paesi in tutto il mondo, la Giornata Mondiale della Trombosi e i suoi sostenitori mettono un riflettore sulla trombosi come un problema di salute globale sempre più pressante.

La trombosi delle vene e la sua conseguenza più temibile, l’embolia polmonare, sono classificati al terzo posto fra le cause di morte e di grave invalidità; la ricerca scientifica lo ha ormai confermato (Thrombosis: a major contributor to the global disease burden, Journal of Thrombosis and Haemostasis, 2014). Questo nonostante il tromboembolismo venoso sia una condizione prevenibile. Per esempio, fino al 60 per cento dei casi di tromboembolismo venoso si verificano durante o dopo il ricovero, il che la rende una delle principali cause di morte prevenibili in ambiente ospedaliero.

Nel primo studio internazionale di consapevolezza sulla trombosi, pubblicato nel 2015 sulla rivista scientifica “Journal of Thrombosis and Haemostasis”, è emerso che la comprensione pubblica della trombosi venosa profonda e dell’embolia polmonare è molto inferiore a quello di altri problemi di salute quali l’infarto, l’ictus, l’ipertensione, il cancro al seno, il cancro alla prostata e l’AIDS. Informare sulla patologia, i sintomi e quali sono le persone potenzialmente a rischio è il fine della Giornata Mondiale della Trombosi.

Ad oggi più di 250 organizzazioni in 65 paesi stanno partecipando alla Giornata Mondiale della Trombosi, fra cui, per l’Italia, la Società Italiana di Emostasi e Trombosi (SISET) e l’Associazione Lotta alla Trombosi (ALT).

L’Associazione Italiana dei Pazienti Anticoagulati (AIPA) di Bergamo, in collaborazione con il Centro Emostasi e Trombosi dell’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII diretto dalla Dott.ssa Anna Falanga (Responsabile Scientifico di AIPA Bergamo), ha aderito a questa iniziativa attraverso l’organizzazione di un evento informativo sulla prevenzione e cura della trombosi, secondo la mission della Giornata. L’evento si è tenuto il 13 ottobre 2015 presso dell’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII  e era aperto ai pazienti, ai loro familiari, agli operatori sanitari e alla cittadinanza tutta.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha posto un obiettivo importante, ridurre le morti cardiovascolari del 25% entro il 2025. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale l’informazione e la sensibilizzazione riguardo tutti i fattori di rischio e i comportamenti da adottare. Il 2025 non è lontano !

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